Torno finalmente a scrivere sul mio diario musicale, dopo un silenzio che mi sembra infinito.
Un silenzio fatto pero’ di tanti esperimenti musicali, sia suonati che progettati. Si’ perche’ come sapete (lo sapete?), ho iniziato e portato avanti l’ avventura Garretlabs, una avventura che e’ partita da un blog dedicato al software e all’hardware open source (http://garretlabs.wordpress.com), e poi, pian piano, e’ passata attraverso la progettazione e la produzione di sintetizzatori digitali ed analogici, ha avuto l’occasione di farsi conoscere a TEDx Arezzo 2016, e poi e’ arrivata alla progettazione e alla produzione di effetti audio (pedali ed affini) per chitarristi e bassisti. Grazie a dei cari amici che hanno creduto in me (Alberto e Massimo) ho avuto la fortuna di realizzare un delay per il mitico Red Canzian dei Pooh e un cross-switch per Saverio Lanza (fondatore dei Rock Galileo, adesso nella band di Biagio Antonacci e Irene Grandi, produttore di molti artisti tra cui Cristina Dona’), ma anche per un sacco di altri amici chitarristi davvero eccezionali (Fabio Menetti, Pascal Baracani, Alberto Cecchetti e molti altri).
Nel frattempo, grazie a un altro personaggio mitico della scena musicale italiana, che ho avuto la fortuna di incontrare prima come fan e poi diventandone amico e collaboratore (sto parlando di Alessandro “Mazza” Artigiani dei Tossic, storica band metal del nostro paese), sono riuscito a mettere le mani su una Yamaha DX7 (uno dei miei sogni di bambino), a ripararla e infine a suonarla. Questa DX7 e’ diventata, coi suoi suoni cosi’ cristallini, vintage ma non troppo, dolci come une ballad anni 80 di Phil Collins, la base del mio nuovo pezzo.
Era tanto che non creavo un pezzo di quelli davvero lunghi, memori del rock progressivo che da sempre amo alla follia. Stavolta la mia ispirazione e’ venuta da un viaggio mattutino sulla Linea 1 della Tramvia di Firenze, che collega Scandicci alla Stazione di Santa Maria Novella di Firenze. L’ascolto della musica in cuffia (erano i Tangerine Dream) inframezzata al brusio di sottofondo delle persone, dei cellulari che squillano, dei bambini che piangono, mi ha dato una sensazione strana, di intermittenza tra connessione umana coi compagni di viaggio e di rilassamento personale nell’ascolto della musica eterea dei Tangerine Dream.
Parlandone con la Monica, lei mi ha detto: “Perche’ non fai un pezzo musicale in cui racconti queste sensazioni, magari inframezzandolo con i suoni presi direttamente da un viaggio in Tramvia? Potresti fare un pezzo lungo esattamente quanto la duranta del viaggio da Scandicci a Firenze, e inserire anche i nomi delle fermate….”
Beh, l’idea del pezzo e’ tutta qui: Monica ha registrato i rumori di fondo delle carrozze durante vari viaggi in Tramvia. Io nel frattempo ho scritto, arrangiato e registrato un pezzo di circa 20 minuti, fatto di pieni e di vuoti, di pezzi piu’ veloci e piu’ eterei, di parti ritmiche e di sospensioni. Molto vario e secondo me per niente noioso.
Alla fine ho inserito nel brano alcune delle parti registrate da Monica (che ringrazio infinitamente sia per l’ispirazione sia per essere coautrice in questo mio pezzo), per cercare di rendere con questo mix di musica/rumori di fondo, quella sensazione che ha dato il via a tutto il processo di creazione di questa canzone/suite decisamente un po’ atipica.
Tutta la musica e’ stata registrata usando la DX7, tranne le parti fatte col mellotron, il guitar simulator e ovviamente la batteria. E credo che sia venuto un bel risultato.
Adesso lascio a voi l’ascolto e qualsiasi feedback che mi vorrete dare, positivo o negativo che sia. Io come sempre ho composto la mia musica col cuore e ve la regalo con altrettanto cuore.
Grazie della attenzione che le vorrete dedicare e… come sempre buon ascolto!!
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