La Stanza delle Parole v2.0: la metamorfosi di un pezzo attraverso otto anni della mia vita

Nella vita si cambia.

Da un momento all’altro tutto quello che sembrava il tuo mondo ti crolla addosso e ti lascia sulla pelle e nella carne dolore e ferite. E così cambiano le priorità, cambiano le idee, i punti di riferimento. E ci trasformiamo in qualcuno di diverso,capita sempre qualcosa del genere secondo me (o perlomeno penso sia una cosa molto comune).

Il brano che vi presento oggi ha subìto questo processo assieme a me, e la sua metamorfosi ha preso un lasso di tempo di otto anni circa. La prima versione del pezzo infatti vede la luce nel lontano 2000, col titolo di “La Stanza delle Parole”.
Nasce per piano e voce, con un testo sdolcinato tra Federico Moccia  e i Lunapop, e se ci ripenso oggi mi fa rotolare dal ridere… :-D
Nel 2005 lo ritrovo registrato (in modo pessimo) in una musicassetta. E penso che quel testo ci sta proprio male, sembra scritto da un ragazzino.

Ma la musica (o meglio, la sequenza armonica) è buona. Potrebbe essere riutilizzata, anche se non so come. Fatto sta che cestino al volo il testo, butto via la cassetta, riregistro la parte di pianoforte senza voce (stavolta in digitale, sul mio vecchio pc), e tutto finisce lì.

Nel 2008 stavo lavorando a “Eve” (sì, proprio quel concept album che sembra proprio destino che io non riesca a concludere mai …per tutta una serie di motivi, ma forse sopratutto per pigrizia e per eccesso di perfezionismo), quando ritrovo in quel vecchio hard disk (il pc che lo ospitava nel frattempo era defunto) la base di piano di “La Stanza delle Parole”, e penso di poterne ricavare un bel finale elegiaco e sinfonico per “Eve”.

…La splendida copertina di Eve, dipinta dall’ amico e artista Alvaro Allegri

Basta solo buttare nel cestino anche quel pianoforte moscio, sostituirlo con un bel loop elettronico, aggiungere Mellotron, un solo di Minimoog e synthbass, nonché una bella parte di batteria “cattiva”. In più aggiungo una parte iniziale che col vecchio brano non c’entra nulla, giusto per rendere il tutto ancora più strano e articolato.

Così “La Stanza delle Parole” diventa “The Words Room”, un brano diviso in due parti ideali chiamate con i sottotitoli “Hope” e “Eve’s Awakening”. Ed è così che oggi vi propongo questa metamorfosi”totale” di un mio pezzo.

Come è cambiato lui dal 2000 al 2008, così sono cambiato io. Provate pure a immaginare come doveva essere per piano e voce….E pensate che per fortuna adesso è così. ;-)

Buon ascolto!

PS: la versione per solo piano e per piano e voce non esistono più. A meno che qualcuno di voi non abbia un bootleg (assolutamente rarissimo, ve lo assicuro!) ;-)

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Friendship & Madness: una nuova collaborazione (inedita) con un vecchio amico!

Oggi vi presento un’altra collaborazione importante, in un pezzo che considero davvero forte.
La collaborazione è con un bravissimo chitarrista, nato come tastierista un sacco di anni fa e poi passato alla sei corde con buon successo.
La persona si chiama Lorenzo Corsani, e con lui ho suonato davvero per una vita, attraverso vari progetti sia di gruppo (dal gruppetto liceale Sun’s Sons che faceva le canzoni da ridere sui prof,  passando per il progetto Morphosys -a cui già ho dedicato un brano “celebrativo” che trovate nel mio primo post-, fino ai mitici gothic-prog-metal Entwined), sia solistici (Lorenzo fu sound engineer, nonché mio coautore/coesecutore di un brano improvvisativo nel mio primo cd EAR-Elements of Action and Reaction).

Io e Lorenzo Corsani live con gli Entwined…many years ago! :-)

Il pezzo che vi propongo oggi nacque un pomeriggio nell’agosto del 2008 mentre ero in giardino col pc sulle ginocchia.
Non avendo con me la master keyboard creai e registrai una frase di base leggermente psichedelica usando la tastiera del pc, e ci programmai sopra una bel riff di batteria in stile prog-metal.
Per un po’ l’idea rimase così, sospesa nello spaziotempo, finché, tornato dalle vacanze, non chiamai Lorenzo (allora suonavamo insieme negli Entwined) per arricchire il pezzo con qualche suo riff chitarristico di quelli “cattivi”.
Lui fece un lavoro egregio (da vero coautore più che da turnista,visto che gli dissi di fare sul  pezzo quello che si sentiva dentro in quel momento).
Poi io ripresi l’idea orginale a cui aggiunsi anche un mio solo di synth,un po’  di mellotron (che non guasta mai) ci mixai quello che aveva registrato Lorenzo e pensai che quelle sue parti dovevano avere un ruolo molto più importante perché davvero belle, così detti loro molto più spazio che in origine.
Alla fine divenne un brano che secondo me ricorda qualcosa dei Liquid Tension Experiment (con le dovute proporzioni, ovviamente).
Il risultato di questa collaborazione piacque tantissimo a Lorenzo (e anche agli altri Entwined) e oggi che potete scaricare liberamente “Friendship & Madness” (così ho voluto chiamare il pezzo alla fine), spero possa piacere anche a tutti voi!

Come sempre buon ascolto…e ricordatevi che trovate il brano (coi relativi credits) anche nella sezione Download del sito.
…Let’s prog!

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Ave Maris Stella: una collaborazione con il coro femminile Mulieris Voces

Miscelare musica classica e rock è un vezzo che è passato per la testa di un sacco di persone negli anni . Beh… ci sono stati i Moody Blues, poi i The Nice, gli ELP, i Pink Floyd (in qualche episodio) per non dimenticare poi i nostrani New Trolls, qualcosa di Tony Carnevale, il Banco (vi ricordate “Di Terra”?) e sicuramente un sacco di altri artisti. Di certo i risultati sono stati altalenanti (come era da immaginarsi, visti i modelli di riferimento).

Rispetto a questi signori io mi sono cimentato in un lavoro decisamente diverso, meno metodico e più povero, orientato a quella che io definisco “musica a bassa produzione”. Un canto gregoriano celeberrimo (Ave Maris Stella), con l’aiuto di campionatori, aggiustamenti di clock, e un sapiente lavoro di sequencing e di musica suonata, risuonata, risciacquata, effettata ad effetto (..bel gioco di parole! :-) ) può diventare un pezzo rock? Chissà.

Sono infatti partito per questo lavoro da un (bellissimo) disco già inciso e noto nell’ambiente coristico: “Architetture Vocali” del Coro Femminile Mulieris Voces di Firenzuola (che vedete in questa foto qui sotto, in una esibizione nella Chiesa di S. Spirito a Firenze), diretto dal Maestro Edoardo Materassi.

Di questo cd mi ha sempre colpito la versione arrangiata in modo sperimentale, quasi in stile “musica contemporanea” di Ave Maris Stella. E mi sono reso conto che con un arrangiamento più marcato avrebbe potuto divenire un pezzo di prog elettronico, di quelli che piacciono a me. :-)

Allora ho estratto la traccia audio dal cd, ho tagliato i pezzi di cantato a mio avviso più interessanti e rimesso a tempo alcune parti per adattarle alla melodia che piano piano mi si creava nella testa, poi ho mixato il cantato del coro alle parti suonate da me, e alla fine è venuto fuori un brano secondo il sottoscritto davvero interessante… che spero vi piacerà.
Questo è il link per scaricarlo (trovate il brano anche nella sezione Download)

Per il pezzo ho girato anche un video musicale che trovate qui sul sito (ma sopratutto su Youtube).

Nel ringraziare il Maestro Materassi e tutte le Mulieris Voces, che avrebbero potuto opporsi strenuamente al mio esperimento e che invece sembrano aver particolarmente gradito… vi auguro come sempre buon ascolto!

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Monica

Oggi voglio dedicare questo mio post a Monica.

Nella mia vita, prima di incontrare la Monica, ho fatto tanti errori. E forse non mi sono comportato molto bene, ho deluso gli altri e me stesso. A loro e a me stesso chiedo scusa.

Tanto tempo fa vivevo in un limbo appiccicoso in cui dovevo sempre rotolarmi per respirare, per vivere. Potessi tornare indietro non rifarei molte cose di cui oggi mi vergogno, ma sono certo che l’unica cosa che rifarei una,dieci, cento volte sarebbe quella di rivivere la mia vita degli utltimi cinque anni assieme a Monica.

E’ lei che mi ha ispirato a cercare di essere migliore giorno dopo giorno, a cercare di essere autocritico, positivo e a non fermarmi alle apparenze.

Qualunque critica mi venga mossa, nella musica, sul lavoro e in ogni altra situazione, non mi tange più, davvero. …Perché ogni critica non può essere tanto forte quanto quelle che mi faccio ogni giorno da solo, per cercare di essere migliore.

E questo grazie all’energia, al buonumore, alla forza d’animo e alla capacità di sorridere  e di togliermi di dosso i brutti pensieri che ha la mia Monica.

Per lei scrissi tanto tempo fa (era il novembre 2008) una canzone…forse semplice ma scritta per lei con il cuore e con tutta l’anima.

Per dirle che le volevo bene, che l’amavo e che le sarei rimasto accanto per tutti i giorni a venire.

Buon ascolto cari amici e care amiche. E sopratutto buon ascolto Monica…this is only for you.

 

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The BioMass: Un brano inedito per i vostri (nostri) momenti duri

Era l’aprile 2008.

E tante cose nella mia vita dovevano cambiare. E tante cose poi sono cambiate.

Avevo conosciuto nel corso di quell’anno due persone speciali che erano state le mie guide attraverso un percorso di studio ad ostacoli, di quelli duri, di quelli che durante il periodo dici “ma chi me lo fa fare”. Queste due persone (che si chiamano Elvira e Paola) ricevettero in quei giorni una brutta notizia lavorativa. Sì, dì quelle notizie che oggi ti fanno passare alla televisione come  “normali”, perché qualche politicante parla a vanvera e dice che il “posto fisso è noioso”. Mavaffanculo.

Io allora scrissi, suonai e registrai solo per loro un pezzo tosto: The BioMass. Un bel rock elettronico grintoso, che doveva dare la carica. E che sopratutto doveva dimostrare che ero al loro fianco in quel momento. The BioMass doveva finire in EVE, ma penso che oggi serva più su questo sito.

Quindi oggi questo brano, riveduto e leggermente rielaborato lo dedico ai miei amici e alla mie amiche che hanno passato da poco o stanno passando dei brutti periodi. Ci sono dei brutti periodi di tipo diverso: c’è chi è appena stato operato di una cosa grave e per fortuna si sta riprendendo ma ancora non è al top, c’è chi ha qualche problema fisico di troppo, c’è chi, dopo tanti progetti e sacrifici si ritrova solo con un pugno di sabbia in mano, c’è chi nonostante si impegni al massimo con tutta lavolontà non riesce a trovare un lavoro stabile che gli permetta di ripigliare fiato,c’è chi perde qualcosa d’importante troppo presto.

Perché il mondo è pieno di merda, di tipo diverso e con diversi livelli di galleggiamento, e una canzoncina (seppur tosta e groovy) serve a poco. Serve a darti un po’ di ritmo e a farti sapere che qualcuno ha pensato a te mentre la scriveva o la riarrangiava.

Quindi: Lucia, Mau, Henry, Fabianz & Miri, Sergio & Patrizia : questo pezzo oggi è sopratutto per voi, ma è anche per tante altre persone che conosco… ed è anche per Monica e me.

Questo è il link per scaricarlo (ma lo trovate anche nella sezione Download):


PS: come sempre il mio ritratto è opera di Monica!

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Welcome to my new site + basta con l’ inglese (+ un brano quasi inedito) !

Ciao a tutti e a tutte.

Dopo tanti anni ho deciso di rinnovare il mio sito personale, in cui raccogliere la mia musica, i miei video e un po’ tutte quelle cose che mi fanno guadagnare un sacco di tempo. Sì perché quando uno ha una passione e cerca di portarla avanti con sacrificio, impegno e voglia di migliorare non è mai tempo perso…è tutto tempo guadagnato secondo me (ma soprattutto secondo Franco, un uomo incredibile che ho conosciuto qualche tempo fa e che purtroppo non c’è più…) .

In fin dei conti bisognava cambiare approccio al “personal ueb”…perché oggi c’è il “ueb duepuntozero” di cui tutti si riempiono la bocca. Io ho iniziato a usare internet ai tempi di Video Online, della Smau di Milano, di Linux che non era Ubuntu (anzi…non era proprio nulla perché era uno schermo viola), dei modem a 14.4 bps. Insomma, quello era il “ueb zeropuntozero”, ed era certo più facile mettere su un sito personale.

Oggi invece con WordPress ci sono un sacco di nomi nuovi: SEO, HTML5, CSS, PHP, CGI…. quanta roba Santiddio! E pensare che a me interessa solo raccontarvi cosa faccio nei angolini “artistici” della mia vita, sperando che ad almeno qualcuno di voi queste cose possano interessare.
Tutto qua. Ed ecco perché ho deciso di tornare a un sito web in italiano: perché nella Grande Rete duepuntozero c’è fin troppo inglese, e troppo poco italiano.

Vabbè… Bando alle ciance che c’è tanta musica da suonare. Io ne ho suonata e registrata tanta in questi ultimi anni. Forse troppa, e per questo non sono riuscito a concludere un disco che da tanti anni è la “sottile linea rossa” della mia musica. Un concept album intitolato Eve…che prima o poi concluderò, lo giuro!

La copertina di “Eve”, opera di Alvaro Allegri

Oggi però vi presento, tanto per entrare nel vivo e per inaugurare virtualmente il sito, un brano inedito di prog elettronico strumentale, intitolato Morpho_sys. Un nome che è un omaggio ai vecchi sistemi DOS di una volta (sui quali iniziai tanti anni fa a comporre i miei primi pezzi elettronici), ma sopratutto al mio vecchio gruppo Morphosys, nel quale suonai nel 98-99 e con cui scrissi i pezzi originali che ho raccolto e attualizzato in questa minisuite di 13 minuti. Nel brano ho suonato i synth, il piano e le tastiere (ovvio), ma anche il synthbass, ho programmato le parti di batteria…e per la prima volta ho usato il guitar simulator! Poi mi sono occupato del mixaggio e del mastering.

Gli autori dei pezzi originali sono quindi (oltre al sottoscritto)  gli altri componenti dei Morphosys: Lorenzo Corsani, Fabiano Vezzosi, Stefano Del Corona, Patrizia Morelli. La minisuite si compone di quattro parti:

  • Un Mese a Natale (parte 1 e 2)
  • Vita
  • New York
  • Mainframe

che sono i titoli dei brani originali. Chiaramente ogni parte è stata riarragiata/risuonata/elaborata/risciacquata in Arno dal sottoscritto. Tra l’altro sia New York che Mainframe vengono pubblicate per la prima volta qui oggi (perché purtroppo il gruppo si sciolse prima di metterle in piedi in una versione decente), e Mainframe non lo avrei nemmeno aggiunto se Lorenzo non avesse tirato fuori da un suo “archivio segreto” (grande Lore!) una registrazione pirata di allora del pezzo! :-)

Qui sotto potete scaricare e condividere gratuitamente l’MP3 a 192Kbs. La licenza per il brano è la Creative Commons.

Questo è solo il primo di alcuni pezzi che via via metterò a disposizione per il libero download e ascolto. Troverete il brano anche nella sezione “Download” del sito.

A presto!

PS: il ritratto in apertura è stato fatto da Monica!

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…Let the music play!

Benvenuti nel mio nuovo sito web. Che, ahimé, è ancora in piena costruzione.

Che però quando sarà pronto sarà pieno di cose sulla mia musica, sui miei video e su tante altre cose (recensioni di film belli & brutti… & bruttissimi, miei pensieri ecc.)

Però se mi conosco (e se mi conoscete) sapete bene che per un bel po’  questo sito sarà in costruzione…perché tempo ne ho sempre poco.

Siccome il solito banner di work in progress per i siti web non mi piace…vi lascio la bellissima copertina del primo disco dei Kraftwerk. Che è un capolavoro… e sembra un banner da work in progress! :-)

Marco